Che il sentire sostanzi il pensare e che quindi l’apprendere sia sempre un atto anche emozionale (Bion, 1962) è un’esperienza disponibile a tutti.
Questo lavoro propone una serie di riflessioni sul ruolo che le emozioni ed il funzionamento psichico possono rivestire nelle relazioni di apprendimento scolastico, come fattori facilitanti o ostacolanti. Sotto la lente psicoanalitica l’autrice analizza alcune difficoltà scolastiche in matematica di una piccola paziente come spie di nodi emotivi profondi correlati ad una profonda angoscia di separazione.
Il campo che ruota intorno ai processi di apprendimento e il modo in cui si segnalano e si affrontano le relative difficoltà, sollecita responsabilità su più livelli: ripetuti fallimenti ed esperienze negative a scuola possono rappresentare anche dei segnali di un disagio che si origina su altri piani. Se trascurati o trattati solo sul piano comportamentale rischiano di aggravare il già fragile senso di sé di alcuni alunni, rafforzando l’idea di non essere capaci a studiare e ad imparare e riducendo la spinta verso la crescita.
L’articolo integrale a cura della Dott.ssa Roberta De Lorenzis (Psicologa, Psicoterapeuta, Membro ordinario AIPPI, Socio Coop. Psifia) si trova sul Numero 1/2023 della Rivista Richard&Piggle.
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